Uva Termarina

“Nei secoli passati, nelle colline di Talignano e di Segalara trovava diffusione l’uva tremarina, nelle due varietà rossa e bianca, chiamata anche toscanamente uva passerina perché ricercata e beccata avidamente dai passeri…”. 1996, Ubaldo Delsante.

Il vino realizzato con Termarina nera, è ormai una rarità enologica: un gioiello “. 1976, Luigi Veronelli scrive sulla rivista Panorama. La Termarina dopo la seconda Guerra Mondiale, inizia a scomparire perchè considerata poco produttiva.

La coltura della vite abbastanza importante e ben fatta nella zona collinare, dove si hanno prodotti di particolare pregio, riveste scarsa importanza al piano per i prodotti mediocri che si ottengono. …. Nel Langhiranese…. Per quanto su estensioni limitate si coltiva la tremarina che dà un vino ottimo e ricchissimo di alcool”. 1930, rivista di agricoltura.

Tre sono le varietà più diffuse di Corinthe, che noi, con nome ormai in uso nel nostro paese, chiamiamo Passerina. La Passerina bianca, la Passerina nera e Passerina rosa”. 1906, Ampelografia del Molon.

All ’“Esposizione provinciale d’industrie e d’agricoltura” del 1870 a Parma,il Signor Monguidi da Langhirano presentò un vino di Termarina bianco, e il capitano Ugolotti due vini di Termarina mista delle annate 1865 e 1869 e si aggiudicò la “Menzione onorevole per la qualità superiore della termarina 1865”.

La Tramarina è il Corinto rosso degli enologi, è la Romanina dei Romagnoli: fa grappoli piccioli, appuntati, racemati, ora fitti ora spargoli, ad acini minutissimi, tondi e sensa vinaccioli, e in questi caratteri somiglia interamente al Corinto bianco o Passeretta dei Piemontesi; ciò che la distingue da quella è il colore rosso degli acini e il fenomeno di mettere fuori in quasi tutti i grappoli uno o più acini grossi come quelli della Barbarossa e che contengono un vinacciolo”. 1839, Il conte Gallesio durante una visita a Nonantola.

Nel 1600 erano uve preziose destinate alle mense dei nobili, come dimostra il Tanara, che dopo averne consigliato la coltivazione in pergole ben esposte, illustra un servizio di credenza che prevede “uva Tremarina bianca, e negra, servita sopra tazze tra verdure, fiori, e ghiaccio”.